traccia audio della puntata
PER UN TOTAL LOOK UNICO E INCONFONDIBILE VI CONSIGLIAMO DI SCEGLIERE GLI ABBINAMENTI PERFETTI. CREATE IL VOSTRO SET SCIARPA CAPPELLO E GUANTI IN COORDINATO CON IL VOSTRO CAPOSPALLA.
I COLORI DA UTILIZZARE, COME NELL’ABBIGLIAMENTO, SONO I COLORI DELLA TERRA CHE SONO TUTTE LE TONALITA’ DEL MARRONE, DAL MARRONE SCURO A BEIGE CHIARO, MA ANCHE IL ROSSICCIO DELLE FOGLIE CADENTI D’AUTUNNO IN TUTTE LE LORO SFUMATURE CHE VANNO DAL BORDEAUX, AL ROSSICCIO SCURO, A TUTTE LE TONALISTA’ DEL ROSSO CHIARO FINO ALLE TONALITA’ DI ARANCIONE. UN ALTRO COLORE TERRA E IL VERDE IN TUTTE LE SUE SFUMATURE.
POSSIAMO AMBIRE A CATTURARE I COLORI DEL CIELO NEL NOSTRO ABBIGLIAMENTO DANDO VITA AD ABBINAMENTI DALLE MILLE SFUMATURE.
NUANCES TENUI SI ALTERNANO A QUELLE PIU’ VIVACI E BRILLANTI, SENZA TRALASCIARE I COLORI CLASSICI SENZA TEMPO COME IL NERO, IL GRIGIO E IL BIANCO.
C’E’ UN’AMPIA GAMMA DI TONALITA’ PER SODDISFARE OGNI DESIDERIO.
MAI COME NEGLI ULTIMI ANNI C’E UN RITORNO DEL CAPPELLO DA DONNA COME LOOK STILOSO, NON PER COPRIRSI DAL FREDDO.
SI IO ANNI FA FECI LA PAZZIA DI INDOSSARE UN CAPPELLO A FALDA LARGA MARRONE SCURO, ABBINATO AL CAPPOTTINO CORTO LINEA TRAPEZIO BEIGE CHIARO ED AL VESTITO IN BOUCLER SEMPRE BEIGE. CREAZIONE DI ANTONIETTA, QUINDI TUTTI GLI ACCESSORI SCARPE, CAPPELLO, COLLETTO DEL VESTITO E BORSETTA ERANO MARRONE SCURO. ORA C’E’ UN RITORNO … QUINDI MI SA CHE ANCHE QUEST’ANNO INDOSSERO’ IL CAPPELLO DI NUOVO, ANZI C’E’ GIA’ UNO IN ECOPELLE NERO.. HANDMADE CREATION BY ELEGANCE MODA. UN BASCO IN ECOPELLE NON VEDO L’ORA DI INDOSSARLO!!
MA IL BASCO…CHE COS’E’?
UN BASCO E’ COME UN DISCO CHE SUONA LA TUA CANZONE PREFERITA, E’ COME UNA NAVICELLA SPAZIALE ATTORNO AL QUALE TUTTO PUO’ ORBITARE.. POSSIAMO INTENDERLO COME UNA VIA DI FUGA ALLA MONOTONIA
E’ UNO SCOSSONE…UN TERREMOTO.
OGNI RAGAZZA DOVREBBE INDOSSARE UN CAPPELLO ALLA FRANCESE, LO STILE NO CHALANTE TIPICO DELLA DONNA FRANCESE RENDE OGNI OUTFIT UNICO, TI SENTI COME SE CAMMINASSI PER LE STRADE DI PARIGI, SUGLI CHAMPS ELYSEE ED ASCOLTASSI LA VIE EN ROSE.
ALLORA SIGNORE VI ABBIAMO FATTO SOGNARE, SIAMO RIUSCITE A TRASPORTARVI A PARIGI CON IL VOSTRO BASCO SOTTOBRACCIO AL VOSTRO UOMO MENTRE SI DIFFONDONO LE NOTE…
IL BASCO E’ UN BERRETTO DI ARTISTI E RIVOLUZIONARI. LO HANNO INDOSSATO GRUPPI ARMATI, ATTORI ED ARTISTI BOHEMIEN. ERA ENTRATO IN CRISI NEI PRIMI ANNI 2000 E DELLE 15 FABBRICHE E BOTTEGHE CHE ESISTEVANO 40 ANNI PRIMA A OLON -SAINTE-MARIE, LA CITTA FRANCESE IN CUI VENIVA PERLOPIU’ PRODOTTO, NE ERA RIMASTA SOLO UNA, LA BEATEX. OGGI IN TUTTA LA FRANCIA CI SONO SOLO 3 AZIENDE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI BASCHI, MA LE COSE SEMBRANO DESTINATE A CAMBIARE PERCHE’ DA QUALCHE ANNO E’ RITORNATO SULLE PASSERELLE. NEL PASSATO FU INDOSSATO DA PICASSO, ERNEST HEMINGWAY E LADY DIANA…
NEGLI ULTIMI ANNI ABBIAMO VISTO SUI MEDIA VARI STILISTI CHE L’HANNO RIPROPOSTO, AD ES. CHANEL, DIOR CHE HA PROPOSTO UN BASCO ROSSO CON GUANTI IN PELLE ROSSI
ED IN PRIMA FILA RIHANNA ASSISTEVA ALLA SFILATA INDOSSANDONE UNO.
IL BASCO E’ UNO DEI CAPPELLI PIU’ FAMOSI E RICONOSCIBILI DEL MONDO, E’ RITORNATO DI MODA PIU’ VOLTE. INFATTI IL BASCO HA UNA STORIA ANTICHISSIMA VE LA RACCONTIAMO.
DAL 400 DOPO CRISTO SI DIFFUSE IN TUTTA EUROPA UN COPRICAPO TONDO E FLOSCIO CHE FINO AL TREDICESIMO SECOLO AVEVA FORME E DIMENSIONI VARIABILI, MA CHE MANTENEVA COME COSTANTE IL TESSUTO CIOE’ IL FELTRO (E’ UNA LANA PRESSATA). IL FELTRO ERA UTILE E DIFFUSO PERCHE’ ERA MOLTO ECONOMICO, FACILE DA REALIZZARE E RESISTENTE ALL’ACQUA.
PER QUESTE SUE QUALITA’ VENIVA INDOSSATO DA CHI FACEVA LAVORI ALL’ARIA APERTA, INCLUSI PITTORI E RITRATTISTI, COME MOSTRANO GLI AUTORITRATTI DEL PITTORE OLANDESE REMBRANT.
FU DALLA FINE DEL SETTECENTO CHE IL BASCO ASSUNSE UN SIGNIFICATO MILITARE E POLITICO: VENNE INDOSSATO BLU DAI SOLDATI DELL’ESERCITO SCOZZESE, POI ROSSO DAI RIBELLI SPAGNOLI CARLISTI DURANTE LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA NEGLI ANNI TRENTA.
IN FRANCIA IL BASCO BLU VENNE INDOSSATO DAGLI ALPINI, MENTRE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE IL ROYAL TANK REGIMENT,
CIOE’ I SOLDATI BRITANNICI ALLA GUIDA DEI CARRI ARMATI LO PORTARONO NERO,LE FORZE SPECIALI AMERICANE VERDE, I GREEN BERETS.
DAGLI ANNI CINQUANTA SI E’ DIFFUSO COME COPRICAPO MILITARE ED E’ INDOSSATO DA MOLTI ESERCITI TRA CUI: CINA, SRI LANKA, UCRAINA E ITALIA.
IL BASCO FU RESO SIMBOLO RIVOLUZIONARIO DAL LEADER CUBANO FIDEL CASTRO E DA ERNESTO CHE GUEVARA, CHE LO INDOSSAVA NERO STELLATO ..IMMORTALATO NELLA CELEBRE FOTO DI ALBERTO KORDA.
LO PORTAVANO LE PANTERE NERE, L’ORGANIZZAZIONE RIVOLUZIONARIA CHE NEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA SI BATTEVA PER I DIRITTI DEGLI AFRO-AMERICANI, PER CONTRAPPORSI AI GREEN BERETS E RICORDARE CHE ANCHE LORO SONO UN ESERCITO.
E’ IN LORO ONORE CHE LA CANTANTE AFRO-AMERICANA BEYONCE’ LO INDOSSO NELLO SPETTACOLO DEL SUPER BOWL NEL FEBBRAIO 2016.
OLTRE CHE COPRICAPO POLITICO E RIVOLUZIONARIO, IL BASCHETTO E’ ANCHE SIMBOLO DELL’ARTE. DAGLI ANNI 20 DEL NOVECENTO SI DIFFUSE TRA PITTORI, SCRITTORI, CANTANTI E ATTORI: LO PORTAVANO ABITUALMENTE ERNEST HEMINGWAY, EDITH PIAF, LAUREN BACALL, MARLEDE DIETRICH. EBBE UN GRAN RITORNO NEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA GRAZIE AD ATTRICI COME BRIGITTE BARDOT
CATHERINE DENEUVE.
FAYE DUNAWAY LO INDOSSA NEL CELEBRE FILM “GANGSTER STORY”ERA ORMAI DIVENTATO IL SIMBOLO CHIC E RAFFINATO DI PARIGI.
IL BASCO SI ADATTA A TUTTE LE TIPOLOGIE DI VISO E PUO’ ESSERE INDOSSATO IN DIFFERENTI MODI OTTENENDO LOOK DECISAMENTE DIVERSI: INCLINATO LATERALMENTE OPPURE CALCATO SULLA FRONTE ED INFINE ALL’INDIETRO, COPRENDO LA NUCA E LASCIANDO LIBERA LA FRONTE. ANCHE IL MATERIALE FA LA SUA PARTE, ACCANTO AL CLASSICO FELTRO TROVIAMO, TRA GLI ALTRI: ECO PELLE, COTONE, PANNO, LANA COTTA, VELLUTO E CACHEMIRE.
I COLORI STORICI SONO IL BLU, VERDE, VERO, ROSSO A CUI SI SONO AGGIUNTI PROGRESSIVAMENTE ANCHE IL BIANCO E ROSA INSIEME AI NEUTRI TRA CUI: CIPRIA, CAMMELLO E BEIGE. NEL TEMPO E’ STATO RESO PIU’ PARTICOLARE DA SCRITTE, SPILLE ED ORNAMENTI DI VARIO TIPO, MA LA BASE ORIGINALE E’ RIMASTA PRESSOCHE’ LA STESSA, TRANNE QUALCHE VARIANTE COME QUELLA DEL CAPPELLO BASCO CON VISIERA.
LO SI PUO’ ABBINARE AI GUANTI O ALLA SCIARPA O AI COLLANT PER UNO STILE PIU’ CLASSICO, O SI PUO’ RIMANERE TONO SU TONO CON UN TOTAL LOOK, SIA NELLA SCELTA DI UN COLORE FORTE COME IL ROSSO, CHE DI UNO PIU’ DELICATO.
PER LEI PELLE ED ECOPELLE, IL NERO IN PARTICOLARE MA NON SOLO. DECORATO CON PERLE E STRASS, SE VOLTE MANTENERE L’ALLUR PARIGINO PERCHE’ NON PUNTARE SUL ROSSO? MAGARI ABBINATO AD UN ABITO O A UN ACCESSORIO? MOLTO DI TENDENZA IN AUTUNNO CON BLAZER, CAPPOTTO O MAXI-CARDIGAN.
SE PENSATE CHE UN BASCO ROSSO SIA “SOLO” UN CAPPELLO “TOGLIETEVELO DALLA TESTA”.
UN BASCO ROSSO E’ UN COLPO DI TEATRO, UNA SCENA MADRE DRAMMATICA O IRONICA, A VOI IL PALCO E LA PAROLA.
CHI PORTA IL BASCO ROSSO ATTIRA GLI SGUARDI SU DI SE’, NON E’ SOLO UN COPRICAPO E’ UN ACCESSORIO CHE DA’ SICUREZZA, NON TEMI GLI SGUARDI ..ANZI LI SOSTIENI.
SEI UNA “SUPERWOMAN”
ABBIAMO SCELTO QUESTA CANZONE PERCHE’ ALICIA HA DICHIARATO CHE LA CANZONE E’ UN PROMEMORIA PER RICORDARE A SE STESSA CHE, ANCHE QUANDO E’ IN DIFFICOLTA’, E’ SEMPRE UNA SUPER DONNA. UNA SUPER DONNA E’ QUALSIASI DONNA IN GRADO DI PROVVEDERE A SE STESSA E A COLORO CHE AMA. RICORDIAMOLO SEMPRE.
MA PARLIAMO DI UN ALTRO COPRICAPO CHE HA FATTO LA STORIA IN ITALIA, POI SI E’ DIFFUSO NEL MONDO.
IL BORSALINO
IL CAPPELLO TRA MITO, DIVI E STILE. PIU’ DI 160 ANNI DI STORIA MADE IN ITALY.
ALESSANDRIA 1846
GIUSEPPE BORSALINO AVEVA SOLO 12 ANNI E LAVORAVA DA QUALCHE ANNO, ERA PICCOLO MA AVEVA GRANDI AMBIZIONI. PER REALIZZARE CAPPELLI DOVEVA OTTENERE UN ATTESTATO FRANCESE CHE GLI AVREBBE PERMESSO DI VENDERE ED APRIRE UN PICCOLO LABORATORIO.
COSI’ CON IN TASCA IL SUO PEZZO DI CARTA E CON L’AIUTO DEL FRATELLO LAZZARO, IL 4 APRILE 1857 GIUSEPPE BORSALINO AVVIO’ IN VIA SCHIAVINA AD ALESSANDRIA UN LABORATORIO SPECIALIZZATO NELLA PRODUZIONE DI CAPPELLI IN FELTRO.
AVERE IL PEZZO DI CARTA IN TASCA TI FA ANDARE AVANTI, TI FORMA, MA SOPRATTUTTO LA DEDIZIONE AL LAVORO UNITA ALLA DETERMINAZIONE DI RAGGIUNGERE UN OBBIETTIVO.
NEI CORSI DI MODA IN CUI SIAMO DOCENTI, CERCHIAMO DI DARE TUTTA LA FORMAZIONE POSSIBILE AGLI ALLIEVI, SENZA RISPARMIARCI. DIAMO LA POSSIBILITA’ DI RAGGIUNGERE UNA FORMAZIONE QUALIFICATA, FRUTTO DI UN SAPERE PIU’ CHE TRENTENNALE..IN MODO CHE POSSANO AFFACCIARSI AL MONDO DEL LAVORO CON UNA PREPARAZIONE ADEGUATA CON BASI SOLIDE..
ELEGANCE MODA NON E’ FUFFA E’ FORMAZIONE A 360 GRADI NELLA MODA, QUINDI INVITIAMO A CONTATTARCI SIA I PRIVATI PER UNA FORMAZIONE COMPLETA CON DIPLOMA FINALE, SIA GLI IMPRENDITORI NEL SETTORE MODA PER CONSULENZE E DOCENZE AI DIPENDENTI .
MA TORNIAMO A PARLARE DEI FRATELLI BORSALINO.
L’INVESTIMENTO PER LORO ERA IMPORTANTE, I MACCHINARI PER CUCIRE I CAPPELLI PROVENIVANO DIRETTAMENTE DALL’INGHILTERRA, CUORE PULSANTE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE.
LA QUALITA’ DEI PRODOTTI BORSALINO TRASFORMO’ IL SOGNO DI UNA PICCOLA BOTTEGA ARTIGIANA IN UNA VERA E PROPRIA INDUSTRIA E NEL 1888 L’AZIENDA SI TRASFERI’ NELLA NUOVA SEDE DI
CORSO CENTO CANNONI PROGETTATA DA ARNALDO GARDELLA.
ALLA TECNOLOGIA, IMPORTANTE NELLA PRODUZIONE PRATICA, SIN DA SUBITO VIENE ABBINATO IL VALORE DEL MADE IN ITALY: GUSTO, CREATIVITA’ CHE CARATTERIZZANO OGNI MODELLO REALIZZATO AD ALESSANDRIA, CHE ALLORA ERA IL POLO INDUSTRIALE.
BORSALINO E’ LA STORIADI UNA FABBRICA, DI UOMINI E DELLA SUA CITTA’.
IL SUCCESSO FU FULMINEO: NEI PRIMI DEL NOVECENTO TUTTI INDOSSAVANO UN CAPPELLO, I PIU’ UN BORSALINO. IN BREVE TEMPO LA PAROLA BORSALINO COMPARVE TRA LE VOCI DELL’OXFORD DICTIONARY QUALE: “NOME COMUNE DI CAPPELLO DI FELTRO A FALDA LARGA”.
LA VOCE DEL DIZIONARIO SI RIFERIVA AD UN PARTICOLARE MODELLO CREATO DA GIUSEPPE BORSALINO PER VENIRE INCONTRO AL GALATEO CHE PREVEDEVA CHE L’UOMO DI FRONTE AD UNA SIGNORA SI DOVEVA TOGLIERE IL CAPPELLO IN SEGNO DI RISPETTO. IL CAPPELLAIO RIMODELLO’ LA FORMA DELLA LOBBIA: PIZZICOTTANDO CON LE DITA I LATI FRONTALI CREO’ DUE FOSSETTE (BOZZE) CHE DIVENTERANNO IL PUNTO DI PRESA DEL CAPPELLO. IL RISULTATO FU UN INCONTRO PERFETTO DI CURVE E LINEE, CHE AGEVOLA LA PRESA.
ORAMAI QUESTO MODO DI SALUTARE LE DONNE SI E’ PERSO CON IL TEMPO.
NOSTRO NONNO E NOSTRO PADRE SALUTAVANO UNA SIGNORA SI TOGLIEVANO IL CAPPELLO, PER GLI UOMINI DELLA NOSTRA FAMIGLIA ERA UNO STATUS SIMBOL INDOSSARE IL BORSALINO. RICORDIAMO QUELLO NERO DEL NONNO, CHE LO INDOSSAVA CON IL CAPPOTTO ABBINATO. POI NONNO RAFFAELE ERA ALTO, IMPONENTE CON IL CAPPELLO NERO..
NOSTRO PADRE NON USCIVA SENZA INDOSSARE IL BORSALINO IN INVERNO, QUANDO PASSEGGIAVA PER LE STRADE DELLA CITTA’ SI SENTIVA FASHIONABLE.
L’IMMAGINE PIU’ ICONICA DEL BORSALINO RIMANE QUELLA DI HUMPHREY BOGART E INGRID BERGMAN NELL’INDIMENTICABILE SCENA FINALE DI “CASABLANCA”. ED E’ CON QUESTA PELLICOLA CHE VIENE INAUGURATA UNA CONNESSIONE TRA MODA E CINEMA, PERFETTA PER COLTIVARE IL MITO DI BORSALINO NEL MONDO.
OLTRE A BOGART, REDFORD E MASTROIANNI ANCHE LE DIVE DEL CINEMA COME GRETA GARBO E MARLENE DIETRICH LO INDOSSARONO. PERO’ GLI ESEMPI NON SI ESAURISCONO CON I DIVI DEGLI ANNI SCORSI, UN BORSALINO E’ APPARSO SULLA TESTA DI NICOLE KIDMAN IN “AUSTRALIA” E TONY SERVILLO NE “LA GRANDE BELLEZZA”PREMIO OSCAR 2014.
UNA CURIOSITA’….
LA MANIFATTURA CONCESSE L’USO DEL PROPRIO NOME A 2 PELLICOLE CULT DEGLI ANNI ’70: BORSALINO E BORSALINO E COMPANY. L’IDEA FU DI ALAIN DELON, L’AZIENDA ACCETTO’ A PATTO CHE SULLE LOCANDINE CI FOSSE IL LOGO.
IL CAPPELLO BORSALINO E’ UN’ICONA SENZA TEMPO, UN MUST HAVE DEL GUARDAROBA MASCHILE E FEMMINILE.
E’ UNA PRESENZA COSTANTE SUI FASHION MEGAZINE INTERNAZIONALI, E’ L’ACCESSORIO PREFERITO DI INFLUENCER, CELEBRITY, ESPONENTI DELLA CULTURA … UN ACCESSORIO CHE RAPPRESENTA ANCORA OGGI,
A PIU’ DI 160 ANNI DALLA SUA NASCITA, IL MADE IN ITALY.
NEL 2017 IN OCCASIONE DEL 160 ANNIVERSARIO AZIENDALE, IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DEL GOVERNO ITALIANO HA RICONOSCIUTO BORSALINO TRA LE ECCELLENZE DEL SISTEMA PRODUTTIVO, DEDICANDO UN FRANCOBOLLO DEL VALORE DI € 0,95 CENTESIMI
E’ PROPRIO AD HUMPHREY BOGART CHE L’AZIENDA HA DEDICATO UN NUOVO MODELLO DA COLLEZIONE: THE BOGART BY BORSALINO CUT 3. NELLA FODERA INTERNA E’ STILIZZATA LA SILHOUETTE DEL DIVO DEL CINEMA. QUESTO CAPPELLO CREATO PER L’AUTUNNO INVERNO 2019-20 E’ IN FELTRO RASATO COLOR MIRTILLO, HA CUPOLA ALTA E TESA MEDIA ED E’ PERSONALIZZATO CON UN NASTRO BICOLORE A MOTIVI JACQUARD,
CHE QUEST’ANNO SONO DI GRAN MODA SUI MAGLIONI E BLAZER DI LANA. NE ABBIAMO PARLATO QUALCHE PUNTATA FA.
DELIZIAMOCI CON LA CANZONE “AS TIME GOES BY”
COLONNA SONORA DI CASABLANCA NELLA VERSIONE DI MINA.
PARLIAMO DI CAPPELLI DA CERIMONIA.
IL CAPPELLO PUO’ ESSERE INDOSSATO NELLE CERIMONIE NUZIALI CHE SI SVOLGONO NEI MESI CALDI, ALL’APERTO E DI MATTINA. DEVE ESSERE TENUTO PER TUTTA LA DURATA DELLA CERIMONIA E PUO’ ESSERE TOLTO SOLO A TAVOLA, PER NON ARRECARE DISTURBO AGLI ALTRI COMMENSALI. E’ CONCESSO INDOSSARLO A TAVOLA SOLO SE E’ MINUTO ED E’ PARTE DELL’ACCONCIATURA, OPPURE SE IL RINFRESCO SI SVOLGE ALL’APERTO E IN PIEDI. IN PASSATO IL CAPPELLO NON ERA SOLO UN ACCESSORIO MA UNO STATUS SYMBOL, NESSUNA DONNA DELLA BUONA SOCIETA’ POTEVA USCIRE DI CASA SPROVVISTA.
GLI INVITATI AD UN MATRIMONIO ERANO “EN CHAPEAU”
SE QUESTO SI CELEBRAVA AL MATTINO E ALL’APERTO, OVVERO RICHIEDEVANO CHE LE SIGNORE INDOSSASSERO OBBLIGATORIAMENTE UN CAPPELLO.
OGGIGIORNO IL CAPPELLO AD UN MATRIMONIO NON E’ PIU’ UN ACCESSORIO INDISPENSABILE: CHI LO INDOSSA DEVE SENTIRSI A PROPRIO AGIO, PORTARLO CON DISINVOLTURA E NON DEVE OSTENTARLO PER NON ATTIRARE L’ATTENZIONE DEGLI INVITATI. NON E’ EDUCATO INDOSSARE UN CAPPELLO AD UN EVENTO DOPO IL TRAMONTO SPECIE SE LA CERIMONIA SI PROLUNGA FINO A NOTTE, NON SI INDOSSA NEI LUOGHI CHIUSI TRANNE CHE IN CHIESA. SI PUO’ INDOSSARE NEI LUOGHI CHIUSI SOLO SE PICCOLO E PARTE DI UN’ACCONCIATURA.
E’ UN ACCESSORIO CHE RICHIEDE DI ESSERE SCELTO CON CURA PARTICOLARE, RICORDANDO CHE CONFERISCE RAFFINATEZZA ED ELEGANZA E, ALLO STESSO TEMPO, ATTIRA L’ATTENZIONE ALTRUI. E’ QUINDI SCONSIGLIATO ABBONDARE CON PIUME, DECORAZIONI, O COLORI ACCESI.
IL CAPPELLO DEVE ESSERE INOLTRE IN ARMONIA CON LA CORPORATURA: UNA DONNA ALTA PUO’ INDOSSARE IL CAPPELLO A FALDA LARGA SENZA PROBLEMI, MENTRE SE E’ DI STATURA PICCOLA O MEDIA UNA TESA MODESTA RISULTERA’ PIU’ ARMONICA.
IL COLORE DEL CAPPELLO DOVREBBE DIFFERENZIARSI DA QUELLO DELL’ABITO, NON STATE INDOSSANDO UNA DIVISA!! SOLO LA REGINA ELISABETTA II INDOSSAVA I CAPPELLI UGUALI ALL’ABITO, MA ABBIAMO SPIEGATO IL PERCHE’ NELLA PUNTATA A LEI DEDICATA.
RICORDIAMOLO… LA REGINA INDOSSAVA QUELL’OUTFIT MONOCOLORE E VISTOSO PER ESSERE VISIBILE ALLA SECURITY NELLE CERIMONIE UFFICIALI. QUINDI ANDATE A CURIOSARE NEGLI ARTICOLI NEL SITO.
QUALSIASI CAPPELLO DECIDIAMO DI INDOSSARE DOBBIAMO STARE ATTENTE A NON ROVINARE L’ACCONCIATURA. COSI’ E’ BENE TENERE A MENTE ALCUNE REGOLE BASE: NON CALCARE TROPPO IL BERRETTO SUL CAPO,
PUOI INDOSSARE CAPPELLI PIU’ SOBRI SE LI ABBINI AD UNA PETTINATURA ELABORATA E VICEVERSA. SE DECIDI DI PORTARE UN CAPPELLO PIUTTOSTO ADERENTE COME QUELLI LAVORATI A MAGLIA, PUOI FAR USCIRE ALCUNE CIOCCHE DELLA FRANGIA O DEL CIUFFO, CON UN PO’ DI CERA STILIZZANTE CREI UN LOOK ALLEGRO E CARINO.
GRAZIE PER AVERCI SEGUITO. ALLA PROSSIMA!!
SABINA E ANTONIETTA ZICOLELLA